domenica 7 settembre 2014

MONTE OBACHELLE

MONTE OBACHELLE
1466
Gruppo Cairo


Indicazioni geografiche e stradali
La vetta, nel basso Lazio, è situata in provincia di Frosinone.
Si deve raggiungere il comune di Roccasecca, paese del frusinate attraversato dalla Strada Regionale 6 Casilina.


In auto
Percorrendo la S.R.6 Casilina, all’altezza del km 121,450, si giunge all’incrocio (con semaforo) e si prosegue in direzione Roccasecca-Colle San Magno. Arrivati a Roccasecca centro (km 4,5), si attraversa la lunga piazza centrale; al termine di essa, sulla sinistra, vi è il bivio per Colle San Magno.
Raggiunto quest’ultimo paese (altri 5 km), rimanendo sempre sulla strada principale, lo si supera e ci si dirige verso i retrostanti monti. All’altezza del cimitero si mantiene la strada di sinistra; si percorrono altri 800 metri e si arriva in un piccolo slargo, con al centro una fontana e un abbeveratoio, dove si può parcheggiare.


Località di partenza
Scannole  - comune di Colle San Magno

Altezze                                   tempi dalla partenza
m. 0615  partenza
m. 0794  vecchia Cava di asfalto        h 0,25
m. 1100  Rifugio Nota (privato)         h 1,05
m. 1130  sentiero per il Porcaticcio    h 1,10
m  1275  pianoro del Porcaticcio        h 1,30   
m  1315  linea di cresta                       h 1,40
m. 1466  vetta                                     h 2,05
m. 0615  totale discesa                       h 1,30


Percorso
Partendo dal parcheggio adiacente il fontanile si continua a piedi sulla strada asfaltata per altri cinquanta metri ed in corrispondenza di una stradina cementata che sale verso sinistra (molto evidente e con segnale indicante le vette) si svolta.


Centocinquanta metri più su si incrocia la strada brecciata per la ex cava. Si deve quindi percorre tutta la carrabile brecciata (discretamente larga) che conduce alle vecchie miniere d’asfalto i cui giacimenti furono sfruttati fino alla Seconda Guerra Mondiale. Questo tratto iniziale copre una distanza di circa 1400 metri. La strada termina in un piazzale antistante le ultime rimanenti, antiche e fatiscenti strutture che precedevano il complesso estrattivo.
Dal piazzale della vecchia Cava, proseguendo per la stessa direzione della strada fin qui praticata, si imbocca il sentiero


che in diagonale e in leggera salita aggira la dorsale del Cimarone (incrociandone il sentiero)


ed entra nella stretta e lunga Valle Vatriglia.



Costeggiando il sottostante canalone la si risale tutta ed usciti dal bosco, dopo qualche centinaio di metri, si arriva ad una costruzione in muratura: è il Rifugio Nota di proprietà privata.


Al di sopra ci sono vari pozzi e vasche necessari per far abbeverare i tanti animali che quassù salgono al pascolo. Si continua lasciandosi alle spalle il rifugio. Dopo duecento metri si lascia anche Valle Vatriglia; sulla destra infatti c’è il sentiero (segnalato)


che risale il vallone


che conduce alla località del Porcaticcio. La località è situata al termine del vallone stesso; in corrispondenza si apre un ampio pianoro sui cui pendi laterali si possono ammirare i tantissimi muri in pietra a secco, alcuni ancora in ottimo stato, di antichi capanni, di terrazzamenti per il contenimento del terreno, di recinzioni per animali e di larghe aie dove si lavoravano i raccolti. Sicuramente vi doveva essere una comunità molto numerosa ed altrettanto laboriosa.



Davanti appare imponente la mole del Monte Obachelle. Naturalmente si evita di affrontarla di petto. Infatti, dal pianoro, seguendo la segnaletica, ci si spinge verso destra dove si può raggiungere molto agevolmente la cresta nel punto più basso.


Raggiunta quest’ultima la si percorre tutta fino alla vetta e senza eccessiva fatica.




Note aggiuntive

La vecchia Cava d’asfalto venne aperta a metà Ottocento ed in seguito ad alterne vicende rimase attiva fino alla Seconda Guerra Mondiale. Tra le due Grandi Guerre l’impianto venne gestito dalla Bomprini Parodi Delfino di Colleferro che ne favorì l’ammodernamento realizzando tra l’altro addirittura una teleferica che la collegava al paese di Castrocielo ove avveniva, prima su gomma e poi su rotaia presso la vicina stazione di Roccasecca, lo smistamento del prezioso minerale.. Oggi si notano tra i cespugli solo i pochi ruderi rimasti delle antiche strutture. Più in alto, nel folto del bosco e in condizioni di scarsa sicurezza, si possono osservare gli ingressi delle diverse gallerie dove avveniva l’estrazione dell’asfalto.

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